Corriere della Sera online
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Dopo liberazione di Palmira da Isis, è già stato firmato il protocollo con l'Unesco. Si tratta di una task force di carabinieri e civili, pronta a intervenire «non appena ci verrà chiesto dalla comunità internazionale» ha detto il ministro dei Beni culturalidi Paolo Conti
«I nostri Caschi Blu della Cultura sono pronti ad intervenire a tutela del patrimonio culturale minacciato o devastato dal terrorismo internazionale. Se Palmira sarà la prima occasione in cui verremo chiamati lo decideranno l'Unesco e la comunità internazionale, che devono anche stabilire tempi, modalità e coinvolgimento di uno o più paesi. Noi comunque siamo pronti». Lo ha ribadito il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, commentando quanto detto dal presidente siriano, Bashar al Assad, secondo il quale le forze governative hanno ripreso il totale controllo della città di Palmira, in mano all'Isis dal maggio 2015, che ospita il sito archeologico romano dichiarato patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Una task force con una preparazione in campo storico-artistico
«Pronto l'intervento a Palmira»
Il ministro offre dunque l'immediata disponibilità del corpo speciale nato per iniziativa italiana (il presidente del Consiglio Matteo Renzi ne parlò nell'autunno scorso all'assemblea generale dell'Onu mentre Franceschini la espose al Consiglio generale Unesco a Parigi). E' composto da uomini e dome dell'arma dei Carabinieri che hanno seguito un corso speciale per partecipare ad azioni in aree di alto rischio e hanno ricevuto una preparazione in campo storico-artistico, ma partecipa anche una pattuglia di restauratori e specialisti del ministero per i Beni e le attività culturali. E' previsto in un secondo momento, in ogni azione in cui sarà impegnato il corpo, la collaborazione di professori universitari specializzati nella materia che sarà richiesta dal tipo di intervento.
«I nostri Caschi Blu della Cultura sono pronti ad intervenire a tutela del patrimonio culturale minacciato o devastato dal terrorismo internazionale. Se Palmira sarà la prima occasione in cui verremo chiamati lo decideranno l'Unesco e la comunità internazionale, che devono anche stabilire tempi, modalità e coinvolgimento di uno o più paesi. Noi comunque siamo pronti». Lo ha ribadito il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, commentando quanto detto dal presidente siriano, Bashar al Assad, secondo il quale le forze governative hanno ripreso il totale controllo della città di Palmira, in mano all'Isis dal maggio 2015, che ospita il sito archeologico romano dichiarato patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Una task force con una preparazione in campo storico-artistico
«Pronto l'intervento a Palmira»
Il ministro offre dunque l'immediata disponibilità del corpo speciale nato per iniziativa italiana (il presidente del Consiglio Matteo Renzi ne parlò nell'autunno scorso all'assemblea generale dell'Onu mentre Franceschini la espose al Consiglio generale Unesco a Parigi). E' composto da uomini e dome dell'arma dei Carabinieri che hanno seguito un corso speciale per partecipare ad azioni in aree di alto rischio e hanno ricevuto una preparazione in campo storico-artistico, ma partecipa anche una pattuglia di restauratori e specialisti del ministero per i Beni e le attività culturali. E' previsto in un secondo momento, in ogni azione in cui sarà impegnato il corpo, la collaborazione di professori universitari specializzati nella materia che sarà richiesta dal tipo di intervento.
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