PARIGI, 29 MARZO – Le difficoltà di stabilire la provenienza di oggetti saccheggiati da siti archeologici: domani a Parigi il comandante della sezione Antiquariato del Nucleo speciale dei Carabinieri per la protezione del patrimonio artistico e storico Gianpietro Romano ne parlera’ ad un’inedita tavola rotonda organizzata dall’UNESCO a Parigi sui movimenti delle proprieta’ culturali nel 2016.
L’evento, organizzato in collaborazione il Conseil des Ventes Volontaires (CVV), mettera’ assieme per la prima volta rappresentanti del mercato – inclusi esperti delle case d’asta e delle piattaforme online – con responsabili di musei, esperti di eredita’ culturale, organizzazioni specializzate governative e non governative e stati membri per valutare problemi, stabilire sinergie e rafforzare la cooperazione internazionale per affrontare con successo un problema a questo punto di scala mondiale.
Aprira’ i lavori l’italiano Francesco Bandarin, Assistente Direttore Generale dell’UNESCO per la cultura. Due esperti presenteranno lo stato dell’arte del mercato e del traffico prima della discussione tra rappresentanti del settore pubblico e privato. Al termine della giornata verranno adottate una serie di raccomandazioni. Tra i partecipanti, anche Corrado Calesi, coordinatore dell’unita’ opere d’arte all’INTERPOL.
L’iniziativa fa seguito a una recrudescenza di attacchi all’eredita’ culturale di paesi del Medioriente al centro di conflitti come Iraq, Siria, Libia e Yemen. Distruzioni e saccheggi in paricolare di oggetti archeologici sono usati da jihadisti come forma di propaganda o per finanziare ulteriori attivita’ terroristiche. A tutela del patrimonio culturale dell’umanita’, l’Italia ha proposto l’anno scorso una task force di caschi blu della cultura formata in parte da Carabinieri e in parte da esperti in storia dell’arte e restauro, che potrebbe entrare in azione per la prima volta a Palmira.
“La nostra task force è operativa, è fatta da carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio beni culturali e da civili specializzati, come restauratori, archeologi e architetti: è operativa e parte naturalmente su indicazione dell’Unesco e su richiesta della comunità internazionale, quindi vedremo nei prossimi giorni che scelte verranno fatte su Palmira e che tipo d’intervento verrà richiesto, ma noi siamo pronti”, ha ribadito il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, a margine della presentazione del progetto “Le vie del Giubileo: venti percorsi culturali a Roma per venti secoli di storia, arte e religioni”.
Franceschini ha ricordato che l’Italia ha lanciato più di un anno fa l’idea dei caschi blu della cultura, “ovvero una responsabilizzazione della comunità internazionale ad intervenire nei luoghi e nei siti culturali minacciati o distrutti dal terrorismo internazionale. Questa idea ha fatto molta strada: è stata approvata una risoluzione dell’Unesco, il premier Matteo Renzi ne ha parlato all’assemblea generale delle Nazioni Unite, siamo il primo paese ad aver fatto nascere una task force nazionale e ad avere su questo un protocollo d’intesa con l’Unesco”. (@alebal)
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