Articolo originale dal Corriere della Sera 5 aprile 2016
L’impegno dell’Italia a sostegno della sicurezza e dello sviluppo dell’Iraq è stato ribadito nel corso della visita a Bagdad del sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Amendola, che ieri nella capitale irachena ha incontrato il presidente della Repubblica, Fuad Masoum e il ministro degli Affari Esteri, Ibrahim al Jaafari. Gli interlocutori iracheni — ha fatto sapere la Farnesina — hanno ringraziato l’Italia per il fondamentale contributo di Roma nel contrasto all’Isis, nella stabilizzazione del Paese e nella tutela del suo patrimonio culturale. Inaugurando successivamente il nuovo Istituto culturale italo-iracheno per l’archeologia ed il restauro dei monumenti, Amendola (a destra nella foto) ha indicato come l’esemplare lavoro degli esperti e degli archeologi italiani in Iraq ben illustri il ruolo dell’Italia quale «superpotenza culturale», attenta alla valorizzazione del patrimonio delle grandi civiltà universali. All’inaugurazione era tra gli altri presente anche il viceministro per le Antichità, Qais Rasheed. L’Istituto, gestito dal Centro ricerche archeologiche e scavi di Torino e finanziato dal ministero degli Esteri, rappresenta un nuovo polo in grado di attivare percorsi di formazione a beneficio di funzionari iracheni e varie iniziative di natura culturale. Sarà inoltre un centro polifunzionale per l’organizzazione di progetti di ricerca e attività culturali.
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